DURATA: 30 minuti
DESCRIZIONE
Il concetto di “materiale/i” comprende un vasto numero di cose.
Quindi, in questa attività il nostro obiettivo è quello di essere in grado di affrontare questo termine nel modo più obiettivo, rispettando criteri diversi che ci permetteranno di regolare e classificare i materiali.
PROCEDURA/ METODOLOGIA
OTTENERE INFORMAZIONI
COS’È UN MATERIALE?
Come spiegato già nell’introduzione a questo modulo, il termine “materiale” è in un certo senso astratto a causa del vasto numero di oggetti che possono essere inseriti all’interno di questa categoria.
Si considerano materiali quegli elementi trasformabili o raggruppabili in un insieme. Questi possono avere una natura tangibile, virtuale o astratta. |
Questo termine si presta a varie definizioni in base al contesto in cui viene utilizzato. Il suo utilizzo è individuabile nel campo della filosofia, delle scienze, della chimica, dell’ingegneria, ecc., perfino negli scacchi.
Le differenze e le classificazioni che possono essere fatte in base a criteri diversi sono innumerevoli. Possiamo definire questo termine basandoci sulla origine dei materiali, riferendoci all’area nella quale vengono più comunemente utilizzati (o ad aree diverse), usurati, ecc.
I materiali naturali sono quelli che possono essere reperiti in natura, come ad esempio il legno, il cotone, il carbone, ecc.
I materiali che invece derivano dai materiali naturali e sono ottenuti attraverso processi chimici e fisici sono definiti “materiali artificiali”.
Nella tabella sottostante puoi osservare diverse proprietà dei materiali.
PROPRIETÀ DEI MATERIALI | ||||
Fisico -chimiche | Meccaniche | Tecnologiche | Sensoriali | Ecologiche |
Calore specifico Conduttività elettrica Conduttività termica Magnetismo Proprietà ottiche Peso specifico Espansione termica Punto di congelamento Punto di ebollizione Punto di fusione Resistenza alla corrosione Resistenza all’ossidazione |
Tenacia/Fragilità Elasticità/plasticità Durezza Fatica |
Duttilità Malleabilità Resilienza Resistenza meccanica Saldabilità Piegabilità Rigidità |
Colore Lucidità Odore Consistenza |
Riciclabilità Riutilizzabilità Tossicità Biodegradabilità |
Da un lato troviamo i materiali fungibili, visto che si riferiscono a cose che, se utilizzato correttamente, finiscono per deteriorarsi, usurarsi o distruggersi. Sono considerati i materiali fungibili anche quelli che possono essere sostituiti da uno simile o uguale senza alcun importo.
Dalla parte opposta invece abbiamo i materiali non fungibili, intesi da chi dandogli un uso regolare e corretto non presenta tale usura; sono unici e quindi insostituibili.
Non dobbiamo confondere beni fungibili e non fungibili, con beni di consumo e non, sebbene mostrino una relazione con i primi. I materiali di consumo si riferiscono all’utilità diretta che le cose hanno quando vengono utilizzate, nel caso del denaro, ad esempio. E i non consumabili sono quelli la cui utilità diretta è data senza la necessità di essere consumati o utilizzati prima, come nel caso di una casa, una carrozza, un cavallo, ecc. In questo modo, il rapporto diretto che questi possono avere con viene mostrata la fungibilità e la non fungibilità.
Si intendono per materiali riutilizzabili e riciclabili quelli che hanno la possibilità di dar loro più usi, anche se non è quello che si pensava all’inizio, o di poter essere riciclato, ma questi usi sono già dati.
Per questo vogliamo fare riferimento all’unità didattica che parla di riciclo e riuso per rinfrescare la memoria.
AGIRE CONCRETAMENTE
Attività: Prendi 5 oggetti intorno a te e classificali in base alle loro proprietà e al loro consumo e usura (beni fungibili e non fungibili).