ENT6-A1. CHE COS’È LA GESTIONE DEI CONFLITTI?

DURATA: 20 minuti

DESCRIZIONE

Grazie a questa attività, imparerai a conoscere i conflitti e a gestirli servendoti di strategie appropriate. Per aiutarti, abbiamo preparato una serie di articoli e video di approfondimento riportati nella sezione “MATERIALE NECESSARIO”.

In generale, un conflitto non è altro che uno scontro fra individui causato da delle divergenze di opinioni, atteggiamenti, interessi, valori, percezioni. 

Esso può produrre dei litigi accesi, delle violenze fisiche e verbali compromettendo il clima di pace e armonia. I conflitti possono, di fatto, cambiare il modo di intendere le relazioni. 

I conflitti sorti nei luoghi di lavoro sono detti conflitti organizzativi. 

Sono descritti come lo stato di disaccordo o malinteso, legato a una divergenza di esigenze, convinzioni, rapporti, risorse fra le persone che operano all’interno di una stessa organizzazione. Nei luoghi di lavoro, infatti, si verificano dei conflitti ogniqualvolta due o più persone sono in disaccordo in merito a un’attività o a una decisione.
Per saperne di più sui fattori che scatenano i conflitti, ti invitiamo a consultare il seguente articolo. https://businessjargons.com/organizational-conflict.html

PROCEDURA/ METODOLOGIA

ASPETTI TEORICI

La gestione dei conflitti è la capacità di individuare e gestire i conflitti in maniera attenta, corretta ed efficace. È importante conoscere e sapere come risolvere i conflitti in ambito lavorativo poiché questi sono parte integrante della quotidianità.

Secondo Kenneth W. Thomas and Ralph H. Kilmann, esistono 5 stili di gestione dei conflitti:

Accomodante: chi adotta questo stile collabora sempre molto, proponendo soluzioni che vanno contro i propri obiettivi e interessi. Questo approccio è efficace nel momento in cui l’altra persona coinvolta nel conflitto è più esperta o sembra avere una soluzione migliore. 

Elusivo: anche l’evitare una questione costituisce una strategia di risoluzione dei conflitti, sebbene ciò non aiuti le persone a raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, tale approccio funziona nel caso si abbia a che dare con problemi di poco conto o qualora non si abbia alcuna possibilità di far prevalere le proprie ragioni.

Collaborativo: due persone scelgono di unire le forze per raggiungere i rispettivi obiettivi. In questo modo è possibile liberarsi di ogni atteggiamento prevaricatorio per andare alla ricerca di soluzioni che stiano bene a tutti. 

Competitivo: chi adotta questo tipo di approccio tenta di prevalere sull’altro in maniera assertiva al fine di raggiungere i propri obiettivi senza cercare alcun compromesso. Tale approccio può tornare utile in caso di emergenza.

Compromissorio: In questo caso entrambe le parti non ottengono quello che vogliono. Tale approccio implica un moderato livello di assertività e di collaborazione. Potrebbe tornare utile al fine di individuare soluzioni temporanee. 

Fonte: https://study.com/academy/lesson/what-is-conflict-management-definition-styles-strategies.html

Per saperne di più, guarda il seguente video che descrive brevemente i cinque stili di gestione dei conflitti:

https://www.youtube.com/watch?v=ZAIaA5rMVJQ (5:05)